Gli specializzandi dovranno acquisire 240 CFU complessivi (60 CFU/anno), di cui 168 CFU sono riservati ad attività professionalizzanti, volte alla maturazione di specifiche capacità professionali nell’ambito delle attività elettive pratiche e di tirocinio.
Le restanti attività formative sono articolate in attività di base, attività caratterizzanti, attività affini o integrative, altre attività, attività elettive a scelta dello studente e attività finalizzate alla prova finale. A loro volta le attività sono articolate in ambiti omogenei di sapere, caratterizzati dai rispettivi settori scientifico-disciplinari.
In particolare, la Scuola riserva alle attività di seguito indicate i seguenti crediti formativi universitari:
attività formative di base: 15 CFU;
attività caratterizzanti: 195 CFU;
attività multidisciplinari affini o integrative: 15 CFU;
altre attività formative: 5 CFU.
Alla preparazione della prova finale sono riservati 10 CFU. Essa consiste nella discussione della tesi di specializzazione e tiene conto dei risultati delle valutazioni periodiche derivanti dalle prove in itinere nonché dei giudizi dei docenti – tutori.
La frequenza ai corsi e alle attività pratiche di laboratorio e del tirocinio professionalizzante è obbligatoria. In ogni annualità è consentito agli allievi un massimo di 30% di assenze (da giustificare) per le attività formative. Il massimo di 30% di assenze potrà essere superato in una sola delle quattro annualità e, nel caso, l’allievo dovrà ripetere il relativo anno di corso. Tale opportunità è consentita solo per una annualità durante il corso di studio, pena l’esclusione dalla Scuola. Il monitoraggio interno e la documentazione delle attività formative, con particolare riguardo alle attività professionalizzanti, devono essere documentate dal libretto-diario delle attività formative nel quale vengono annotate e firmate dallo studente le attività da esso svolte.
Si precisa che le attività di tirocinio della Scuola sono svolte nell’ambito della rete formativa regionale, presso strutture dotate di risorse assistenziali e socio-assistenziali adeguate allo svolgimento delle attività professionalizzanti, secondo gli standard individuati dall’Osservatorio Nazionale della formazione specialistica. La rete formativa è definita su base regionale, o interregionale tra regioni viciniori.
Il docente tutore vidima il libretto diario delle attività svolte dallo specializzando esprimendo un giudizio sulle capacità e le attitudini espresse nelle singole attività. La verifica dei risultati dell’attività formativa dello specializzando avviene con una prova finale, teorico-pratica, e attraverso eventuali verifiche del profitto in itinere.
Gli insegnamenti verranno deliberati dal Consiglio della Scuola e affissi nella bacheca della Scuola presso il Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo prima dell’inizio dei corsi.